Il codice dei carcerati: le regole non scritte

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31/08/2023

L'universo delle carceri è un luogo complesso, in cui le dinamiche sociali e le relazioni umane assumono una connotazione particolare. Oltre alle regole ufficiali stabilite dall'amministrazione penitenziaria, esiste un codice non scritto che regola il comportamento e le relazioni tra i detenuti. Questo codice, basato su un insieme di norme tacite e condivise, è un elemento fondamentale per la sopravvivenza e la convivenza nelle carceri. Esplorando le regole, le conseguenze della loro violazione e le possibili soluzioni, ci addentreremo in un mondo complesso e affascinante, che cela in sé sia ​​la violenza che l'opportunità di promuovere la sicurezza all'interno delle mura carcerarie.

 

1. Introduzione al codice non scritto nelle carceri

Il codice non scritto che si sviluppa all'interno delle carceri rappresenta un complesso sistema di norme e comportamenti condivisi dai detenuti. Queste regole, spesso basate su gerarchie e solidarietà di gruppo, si sviluppano per adattarsi alla vita in un ambiente confinato e controllato. Le parole chiave di questo codice sono onore, rispetto, fedeltà e reciprocità. I detenuti devono rispettare l'onore reciproco, questo significa ad esempio che non devono fare dichiarazioni che possano portare alla condanna di altri detenuti. Il rispetto è poi fondamentale, sia verso gli altri detenuti che verso il personale dell'amministrazione penitenziaria. La fedeltà implica l'appartenenza a un gruppo e la lealtà verso i suoi membri. La reciprocità richiede la condivisione di risorse e informazioni, creando un senso di comunità all'interno delle carceri. Il codice non scritto può essere interpretato come un meccanismo di autoregolamentazione, che cerca di garantire un certo equilibrio e ordine in un contesto di privazione della libertà. Esplorare le regole e i comportamenti che regolano il codice non scritto nelle carceri ci permetterà di comprendere meglio la complessità di questa realtà.

Inoltre, nel codice d’onore dei detenuti, è prevista violenta aggressione verso chi ha commesso reati definiti intollerabili, come ad esempio i pedofili, gli stupratori, gli assassini di bambini ed i collaboratori di giustizia. Vengono, difatti, spesso previste sezioni dedicate speciali, in modo da tenere lontani questi soggetti dagli altri detenuti.

 

2. Le regole ei comportamenti che regolano il codice tra i detenuti

Il codice non scritto che si sviluppa tra i detenuti nelle carceri è regolato da una serie di regole e comportamenti che vengono stabiliti e rispettati all'interno delle mura. Le parole chiave che emergono sono rispetto, gerarchia e solidarietà. Il rispetto è fondamentale per mantenere l'ordine e la convivenza all'interno delle carceri, garantendo il rispetto dei detenuti verso gli altri e verso le autorità penitenziarie. La gerarchia si manifesta attraverso la definizione di ruoli e posizioni all'interno dei gruppi, che possono influenzare sulle dinamiche di potere e sulla distribuzione delle risorse. La solidarietà, invece, è un elemento essenziale per la sopravvivenza e la protezione reciproca tra i detenuti. Questo codice non scritto può variare da prigione a prigione e può essere influenzato da fattori come l'età, l'appartenenza a gruppi criminali o l'appartenenza etnica. Comprendere le regole ei comportamenti che regolano il codice tra i detenuti è fondamentale per analizzare e comprendere le dinamiche sociali all'interno delle carceri.

 

3. Le conseguenze del mancato rispetto del codice e le punizioni inflitte

Il mancato rispetto del codice non scritto all'interno delle carceri può avere gravi conseguenze per i detenuti. Le parole chiave in questo contesto sono punizione, percosse, emarginazione e violenza. Quando una regola viene violata, spesso il colpevole viene sottoposto a punizioni, che possono variare dalla perdita di privilegi, come il diritto a fare visite o ricevere pacchi, all'emarginazione sociale, con il detenuto che viene isolato o escluso dai gruppi di appartenenza. In alcuni casi, la violazione del codice può scatenare reazioni violente da parte degli altri detenuti, che potrebbero agire per mantenere l'ordine e la sicurezza all'interno della prigione. Queste punizioni, che possono essere fisiche o psicologiche, contribuire a mantenere il rispetto del codice e a preservare l'equilibrio fragile che caratterizza la vita nelle carceri.

 

4. La violenza e l'instabilità nelle carceri causate dalla violazione del codice

La violazione del codice non scritto all'interno delle carceri può portare a un aumento della violenza e all'instabilità all'interno delle strutture penitenziarie. Quando una regola viene infranta e le conseguenze non vengono applicate o non sono sufficientemente dissuasive, può verificarsi un senso di ingiustizia e frustrazione e questo può scatenare tensioni, rivalità, conflitti e caos, che possono culminare in episodi di violenza tra gli stessi detenuti. Questa violenza può creare un clima di paura e instabilità nelle carceri, compromettendo la sicurezza di tutti coloro che vivono e lavorano all'interno di queste strutture.

 

5. Possibili soluzioni per promuovere e garantire la sicurezza nelle carceri

Per promuovere e garantire una maggiore sicurezza all'interno delle strutture penitenziarie, sono necessarie diverse soluzioni. Le parole chiave in questo contesto sono prevenzione, educazione e riforma. Innanzitutto, è fondamentale investire nella prevenzione, adottando politiche che mirino a ridurre le cause scatenanti del “disordine”, come sovraffollamento, scarsa gestione delle risorse e mancanza di opportunità di riabilitazione. Inoltre, l'educazione riveste un ruolo cruciale, fornendo ai custodi strumenti per sviluppare competenze sociali e comportamentali adeguate. Programmi di riabilitazione e reinserimento sociale possono aiutare i protetti a riconoscere l'importanza del rispetto reciproco e a sviluppare abilità che favoriscono una convivenza pacifica.

La promozione del rispetto e la garanzia della sicurezza richiedono un approccio olistico e multidimensionale. È essenziale che le autorità penitenziarie collaborino con esperti, organizzazioni della società civile e operatori del settore per sviluppare strategie efficaci. La sorveglianza costante e la vigilanza attenta sono fondamentali per individuare tempestivamente le violazioni e intervenire in modo appropriato. Allo stesso tempo, è fondamentale fornire un adeguato supporto ai detenuti, sia in termini di educazione, salute mentale e riabilitazione, che nella creazione di un ambiente di sostegno che incoraggia comportamenti positivi e rispettosi.


In conclusione, il codice non scritto che si sviluppa tra i detenuti nelle carceri rappresenta un complesso sistema di regole e comportamenti che influenzano la convivenza e la sicurezza all'interno di queste strutture. Il rispetto e la gerarchia, sono tra gli elementi chiave di questo codice, che permettono ai detenuti di “adattarsi” alla vita in un ambiente confinato. La violazione del codice può portare una serie di conseguenze, come le percosse e l’emarginazione, che minano anche, nel complesso, alla stabilità ed alla sicurezza delle carceri. E’ necessario garantire in questi casi un maggiore sicurezza all'interno delle strutture penitenziarie, collaborando anche con esperti sviluppando progetti e soluzioni proficue.